La banca dell’Agricoltura: strumenti e azioni per lo sviluppo della filiera agricola a sostegno della sicurezza alimentare e della lotta alla fame

Anno: 2012
Data di presentazione: 01 aprile 2012
Inizio progetto: 12 dicembre 2012
Conclusione: —
Con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – L.R. 19/2000: € 29.995,00
Costo complessivo del progetto: € 50.000,00

Obiettivo
L’obiettivo è la creazione di una Banca dell’Agricoltura per lo stoccaggio e la conservazione della produzione cerealicola. Attivare un processo di creazione di scorte alimentari, da gestire anche in luoghi diversi da quelli di produzione e in stagioni differenti da quelli di raccolta, assicurando una minima continuità di rifornimenti e limitando gli effetti delle carestie, al fine di mettere la popolazione al riparo dai cambiamenti climatici, demografici e di natura economica.

Attivare un processo di conservazione migliora la vita delle persone nella misura in cui è in grado di sopperire alle carenze alimentari che si evidenziano nei periodi di crisi (produttiva, climatica, economica).
Il passaggio ad una economia di conservazione potrà favorire la riduzione del fenomeno delle migrazioni causato dalle carestie (le odierne stragi in Somalia ne sono un esempio evidente).

Nel dettaglio, la popolazione locale potrà usufruire di un servizio di conservazione dei propri prodotti, a cui potrà accedere in caso di bisogno in qualsiasi momento. Potrà usufruire del servizio ma non a titolo gratuito, concetto ritenuto fuorviante e diseducativo. Sarà previsto il pagamento di una tassa, nella misura della decima/ventesima parte del prodotto stoccato. In cambio riceverà il trattamento richiesto per i propri prodotti e la garanzia che l’eventuale deperimento delle merci è totalmente a carico della Banca stessa. Il progetto intende anche, attraverso specifiche attività di formazione:
– sviluppare una attitudine alla conservazione dei prodotti agricoli
– avviare una politica produttiva che contri sulle possibilità di gestire il surplus di produzione per il soddisfacimento dei bisogni non primari
– migliorare l’apporto nutrizionale.